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“I am down here, in my chapel,
Where I’m safe from the evils of the world.”
Hold Sacred, sesto album firmato Esben and the Witch, è una sorta di esperienza spirituale immersa all’interno di una visione sonora minimale, introspettiva e meditativa. È un disco che gravita attorno alle fragilità della mente umana e alle profondità più vulnerabili dell’anima, con melodie intrise di riverberi, stratificate su field recording suggestivi e sulle carezze vocali di Rachel Davies. Hold Sacred suona diverso dal resto della produzione targata Esben and the Witch. Suona puro e delicato, custodendo una magia meno oscura degli esordi, più rarefatta, bianca come il fascino atavico che emana. Rachel Davies, Thomas Fisher e Daniel Copeman edificano così un disco pregno di spiriti, disperazione e ombre, luci, bagliori e speranze fatto di brani incantevoli, emanazione e supplica dell’Io.
The Well naviga nella soave delicatezza neo-folk, mentre In Ecstasy nell’immateriale sintetico e psych. Fear Not giace su landscape slowcore, A Kaleidoscope su minimalismi shoegaze. Petals Of Ash chiude il disco con la sua tenue e sinuosa oscurità.
Hold Sacred è un album speciale e personale, che scova la bellezza nel raccontare l’inquietudine. È un disco interiore, di emotività sincera che attraversa tutto il buio e tutta la luce che ognuno porta dentro. È cura per l’anima e riflesso dell’ anima stessa.
(pubblicato su www.xtm.it)