The National – First Two Pages of Frankenstein

“Your mind is not your friend again 

It takes you by the hand 

And leaves you nowhere”

First Two Pages of Frankenstein dei The National è suono della mente, proprio come il verso del brano Your Mind Is Not Your Friend. È rarefatto, lento, soffice, intimo e sofferto. È un disco che trasuda emozioni, tra le melodie che ti avvolgono e i testi che creano un cortocircuito del pensiero, portandoti a riflettere. Un album che arriva dopo quattro anni dall’uscita di I Am Easy To Find, dopo un periodo difficile di blocco creativo e depressione per Matt Berninger e per la band, tanto da credere che il loro percorso musicale fosse ormai giunto al termine. First Two Pages of Frankenstein conserva la cifra stilistica del gruppo, quella più introspettiva e malinconica, fatta di arrangiamenti raffinati, di melodie minimali adagiate sulla voce baritonale, sussurrata e sofferta di Berninger, su chitarre immateriali e sull’intensità morbida del drumming. Il tutto è impreziosito dalle partecipazioni di Sufjan Stevens, Phoebe Bridgers, Taylor Swift e della London Contemporay Orchestra

L’album si apre col featuring di Sufjan Stevens nella struggente ed evocativa Once Upon a Poolside e prosegue con la tensione di Eucalyptus e la malinconia dolce di New Order T-Shirt che esplorano il baratro delle relazioni interrotte. Ci sono poi i duetti con Phoebe Bridgers nel brano This Isn’t Helping e ancora in Your Mind Is Not Your Friend , dove la contrapposizione tra piano, batteria e violini crea profondità e intensità al pezzo. Alcott si muove invece nel morbido incrocio delle voci di Berninger e Taylor Swift. C’è infine spazio per fumose divagazioni elettroniche in Tropic Morning News. 

“First Two Pages of Frankenstein” è un disco elegante e fortemente emotivo. Come il Frankenstein di Mary Shelley, attraversa gli abissi del doppio interiore, disvela quei mostri psichici e quotidiani che hanno bisogno di essere afferrati da qualcosa o da qualcuno per essere compresi e dimenticati. È proprio in questa narrativa musicale che risiede la forza di questo album, da ascoltare nel silenzio di quei pensieri che spesso bloccano, divorano e tolgono il respiro.

(pubblicato su www.xtm.it)

Lascia un commento