Moderat @ Ex Dogana [Just Music Festival] – 14 Luglio 2017

Attitudine e visual

Roma come Berlino. Già a partire dalla location dell’Ex Dogana, con un palco che volge le spalle alla tangenziale est di Roma, sembra quasi di trovarci altrove. Una veduta “post-industriale” e metropolitana che pare essere lo scenario perfetto per il concerto dei Moderat. Il progetto congiunto di Apparat (Sascha Ring) e dei MODESELEKTOR (Gernot Bronsert eSebastian Szary) non poteva dunque trovare luogo migliore per la propria esibizione in terra romana. Dal vivo l’alchimia sonora è perfetta e la fusione tra l’eclettismo sonoro dei MODESELEKTOR e i tappeti melodici di Apparat è totale. La ricercata elettronica del trio esplode sul palco con perfezione, muovendosi tra IDM, Glitch e territori techno, sintetizzatori ed effetti, pad controller e drum machine: mentre la robustezza sonora targata MODESELEKTOR si fonde alla voce leggera di Sascha Ring. Come in un giro sulle montagne russe, si alternano momenti ipnotici ad istanti più incalzanti, il tutto accompagnato dalla notevole qualità dei visuals, rendendo l’esperienza live ancora più immersiva e tridimensionale.

Audio

A parte alcuni momenti, poi velocemente risolti, in cui la voce di Sascha Ring sembrava leggermente ridotta rispetto al resto dei suoni, la modulazione delle frequenze, dai bassi pulsanti alle note più acute, è stata perfetta, restituendo all’orecchio dei presenti tutta la moltitudine di sfumature sonore del live.

Setlist

Ghostmother

A New Error

Running

Running (Remix)

Eating Hooks

Eating Hooks (Siriusmo Remix)

Rusty Nails

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Reminder

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Animal Trail

Les Grandes Marches

Play Video

Nr. 22

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Milk

Bad Kingdom

Momento migliore

Un live completo e coinvolgente, che ha visto i suoi picchi emozionali con A New Error e le conclusive Milk e Bad Kingdom.

Pubblico

Una marea umana ben assortita è accorsa a seguire il live dei Moderat. C’è chi si lascia semplicemente trasportare dai suoni e chi si dimena. Tutti entrano in perfetta sintonia con il trio che cerca, sin dalle prime battute del live, di stringere un legame forte col suo pubblico, incitandolo a cantare e a battere le mani, o fingendo a più riprese di suonare Bad Kingdom per poi farla realmente esplodere a fine live.

Conclusioni

Un live dei Moderat esprime al meglio l’identità della loro musica ed è il frutto della loro stessa contaminazione creativa. È raffinato e intelligente senza disdegnare il desiderio di far divertire il proprio pubblico, coinvolgendolo. È un concerto inteso come esperienza collettiva, condivisa e liberatoria, che abbraccia tutti i sensi.

(pubblicato su www.rocklab.it)

Archive @ Ex Dogana [Viteculture Festival] – 12 luglio 2017

Attitudine e visual

La magia degli Archive arriva all’Ex Dogana di Roma in occasione del Viteculture Festival – in tutto il suo splendore e con quel di mix di trip hop, impalcature prog, elettronica e rock, che la band propone ormai da anni. La visione sonora cangiante del collettivo inglese in sede live diventa ipnotica e suggestiva, cambia forme e colori sul palco repentinamente, all’interno di un muro ritmico dagli effetti suggestivi. Forte è l’attenzione per il dettaglio, per la cura minuziosa del suono, che si mescola sapientemente ad una presenza scenica di grande impatto. Immerso tra luci soffuse e immagini proiettate su uno schermo, il gruppo propone un live di straordinaria intensità. Darius Keeler scandisce il tempo con le sue mani, come un direttore d’orchestra contemporaneo; Danny Griffiths interviene sui pezzi con attimi intermittenti di quiete e tempesta; Pollard Berrier, dal cappello nero a falda larga e poncho nero (outfit forse un po’ audace viste le roventi temperature romane di questi giorni n.dr.) incrocia la sua voce con quella di Dave Pen che si muove sul palco con fascino e grinta. La percezione ritmica d’insieme è sorprendente, in balia di trasparenze e oscurità, con intrecci vocali intensi e penetranti.

Audio

Un suono cristallino, ben calibrato, diretto e mai obliquo, che dagli amplificatori arriva potente, limpido e avvolgente al cuore del pubblico presente.

Setlist

La setlist è un alternarsi di momenti più corrosivi ed energici a istanti più distesi e sognanti. La band, in tour per presentare l’ultimo album The False Foundation (2016), pesca dal disco: Driving in nails, la titletrack, Splinters e Bright Lights. Ci sono poi Crushed da Restriction, Distorted Angels e Baptism da Axiom e ancora Bullets e Controlling Crowds dall’omonimo disco, con Fuck you da Noise, Sane da Lights, e infine Numb da You All Look the Same to Me.

Momento migliore

Le intime e cinematiche suggestioni di Distorted Angels, Bullets, Numb e Fuck You con il ritornello cantato all’unisono anche dal pubblico.

Pubblico

Pubblico non molto numeroso, ma entusiasta e totalmente rapito dal live.

Conclusioni

Una band che in sede live suona in maniera impeccabile, senza sbavatura alcuna. Carisma e perfezione tecnica, per un live dal grandissimo impatto emotivo. Poco importa dell’assenza di un bis, della durata del concerto di un’ora e mezza circa: gli Archive dal vivo sorprendono e coinvolgono. Ed è inoltre proprio sul palco che l’dea alla base del progetto, quella di collettivo, esplica il suo intento più evidente: quello di condividere musica per creare emozioni pure, vere e sincere.

(pubblicato su www.rocklab.it)