Attitudine e visual
Roma come Berlino. Già a partire dalla location dell’Ex Dogana, con un palco che volge le spalle alla tangenziale est di Roma, sembra quasi di trovarci altrove. Una veduta “post-industriale” e metropolitana che pare essere lo scenario perfetto per il concerto dei Moderat. Il progetto congiunto di Apparat (Sascha Ring) e dei MODESELEKTOR (Gernot Bronsert eSebastian Szary) non poteva dunque trovare luogo migliore per la propria esibizione in terra romana. Dal vivo l’alchimia sonora è perfetta e la fusione tra l’eclettismo sonoro dei MODESELEKTOR e i tappeti melodici di Apparat è totale. La ricercata elettronica del trio esplode sul palco con perfezione, muovendosi tra IDM, Glitch e territori techno, sintetizzatori ed effetti, pad controller e drum machine: mentre la robustezza sonora targata MODESELEKTOR si fonde alla voce leggera di Sascha Ring. Come in un giro sulle montagne russe, si alternano momenti ipnotici ad istanti più incalzanti, il tutto accompagnato dalla notevole qualità dei visuals, rendendo l’esperienza live ancora più immersiva e tridimensionale.
Audio
A parte alcuni momenti, poi velocemente risolti, in cui la voce di Sascha Ring sembrava leggermente ridotta rispetto al resto dei suoni, la modulazione delle frequenze, dai bassi pulsanti alle note più acute, è stata perfetta, restituendo all’orecchio dei presenti tutta la moltitudine di sfumature sonore del live.
Setlist
Ghostmother
A New Error
Running
Running (Remix)
Eating Hooks
Eating Hooks (Siriusmo Remix)
Rusty Nails
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Reminder
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Animal Trail
Les Grandes Marches
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Nr. 22
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Milk
Bad Kingdom
Momento migliore
Un live completo e coinvolgente, che ha visto i suoi picchi emozionali con A New Error e le conclusive Milk e Bad Kingdom.
Pubblico
Una marea umana ben assortita è accorsa a seguire il live dei Moderat. C’è chi si lascia semplicemente trasportare dai suoni e chi si dimena. Tutti entrano in perfetta sintonia con il trio che cerca, sin dalle prime battute del live, di stringere un legame forte col suo pubblico, incitandolo a cantare e a battere le mani, o fingendo a più riprese di suonare Bad Kingdom per poi farla realmente esplodere a fine live.
Conclusioni
Un live dei Moderat esprime al meglio l’identità della loro musica ed è il frutto della loro stessa contaminazione creativa. È raffinato e intelligente senza disdegnare il desiderio di far divertire il proprio pubblico, coinvolgendolo. È un concerto inteso come esperienza collettiva, condivisa e liberatoria, che abbraccia tutti i sensi.
(pubblicato su www.rocklab.it)